Categoria: CONOSCERE LA VIOLENZA

LA VIOLENZA CONTRO LE DONNE

Articolo in evidenza

è la manifestazione di una disparità storica nei rapporti di forza tra uomo e donna che ha portato al dominio dell’uomo sulle donne, alla discriminazione contro di loro e ha impedito un vero progresso nella condizione delle donne. La violenza fatta alle donne designa tutti quegli atti di violenza fondati sull’appartenenza al sesso femminile, che causano o possono causare un pregiudizio o sofferenze fisiche, sessuali o psicologiche, compresa la minaccia di tali atti, la contrazione o privazione arbitraria della libertà personale, sia che avvengano nella vita privata, sia in quella pubblica.

dEFINIZIONE onu 1993

LA RELAZIONE SANA E LA RELAZIONE MALTRATTANTE

Una relazione sana si distingue da una relazione maltrattante, soprattutto dalla sussistenza di una simmetria dialettica tra i partner.
In ogni relazione infatti è presente il conflitto, in assenza di violenza, due persone che confliggono ma sono in una situazione paritaria di potere, possono liberamente mettere a confronto le loro posizioni.
Quando c’è violenza, troviamo sempre una persona che prevarica ed impone la sua volontà, attraverso l’uso della violenza appunto, ed un’altra che soccombe.
(ruota potere controllo e ruota non violenza)

LA MIA CARTA DEI DIRITTI

Articolo in evidenza
  • Ho il diritto di dire no
  • Ho il diritto di non essere maltrattata
  • Ho il diritto di esprimere rabbia
  • Ho il diritto di cambiare la mia vita
  • Ho il diritto di essere libera dalla paura
  • Ho il diritto di volere un modello migliore di comunicazione con i miei figli /genitori
  • Ho il diritto di far vivere i miei figli in condizioni di sicurezza
  • Ho il diritto di essere trattata da adulta e con rispetto
  • Ho il diritto di lasciare l’ambiente violento
  • Ho il diritto di essere al sicuro
  • Ho il diritto alla privacy
  • Ho il diritto di sviluppare i miei talenti e abilità
  • Ho il diritto di guadagnare e di controllare le mie finanze
  • Ho il diritto di prendere le mie decisioni per la mia vita
  • Ho il diritto di cambiare idea
  • Ho il diritto di essere creduta e valorizzata
  • Ho il diritto di fare errori
  • Ho il diritto di non essere perfetta
  • Ho il diritto di amare e di essere ricambiata
  • Ho il diritto di mettere me stessa al primo porto
  • Ho il diritto di essere me stessa

IL CICLO DELLA VIOLENZA

Le relazioni maltrattanti, per quanto differiscano nei dettagli una dall’altra, rispecchiano un andamento ben preciso, perfettamente descritto in letteratura come “ciclo della violenza”.

Il ciclo della violenza si articola in tre fasi:

Fase di crescita della tensione

In questa fase l’uomo inizia a cambiare atteggiamento, ad essere scontroso, più nervoso, oppositivo. la sua rabbia serve a stabilire il controllo ed il potere all’interno delle dinamiche di coppia, a limitare la sua partner in base a cosa è concesso e cosa non è concesso fare (come vestirsi, chi frequentare, l’atteggiamento da tenere …) ed aumenta di pari passo alla paura della donna. Molto spesso gli atteggiamenti non sono esplicitati, si traducono in manipolazioni o in silenzi che servono a punire la donna per aver fatto qualcosa che non doveva. La vittima cerca così di modificare il suo atteggiamento, di rispondere alle aspettative, per evitare l’escalation o svalutazioni.

Fase dell’aggressione

Questa è la fase in cui il comportamento maltrattante viene posto in essere. Va specificato che non sempre a questa fase corrisponde un agito fisicamente violento. Esistono infatti molte relazioni maltrattanti all’interno delle quali la violenza fisica non viene mai agita, ma in esse sono riscontrabili altre forme di maltrattamento ed individuabili le tipiche fasi del ciclo della violenza.

In questa fase la violenza viene agita per ripristinare il controllo sulla relazione, le motivazioni possono essere le più disparate e sebbene il maltrattante tenda sempre ad attribuire la responsabilità dell’agito violento al di fuori di sè, prevalentemente viene incolpata la partner o la causa viene comunque attribuita a fattori esterni, è bene specificare che la violenza è sempre una scelta esclusiva di chi la agisce.

è l’uomo che sceglie di utilizzare la forza, la prevaricazione, per imporre il suo controllo e la sua volontà, a prescindere da altre variabili.

Sito a cura di UnivPM in collaborazione con Donne e Giustizia